Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri – recensione, il fumetto prequel e le location da visitare
Leggi la nostra recensione di “Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri” e scopri il fumetto prequel, il romanzo ufficiale e le suggestive location irlandesi del film.
Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri è approdato nelle sale atteso non dagli appassionati di giochi di ruolo e avventure fantasy, ma anche da chi si è sorbito le prime due pellicole uscite tempo fa e che da entrambe a tratto solo grande delusione.
A metter mano al reboot per un rilancio cinematografico del franchise troviamo John Francis Daley & a Jonathan Goldstein, il primo è un volto noto del piccolo schermo grazie al ruolo dello psicologo Lance Sweets della serie tv Bones, mentre il collega Goldstein ha scritto per molteplici serie tv tra cui The Geena Davis Show, Good Morning Miami, Four Kings, La complicata vita di Cristina e il citato “Bones” dove incontra Daley, i due scrivono insieme l’episodio della sesta stagione “La verità nel mito”, da questo incontro sortiranno una serie di sceneggiature per il grande schermo che hanno incluso Come ammazzare il capo… e vivere felici, L’incredibile Burt Wonderstone e Spider-Man: Homecoming. Nel frattempo il duo esordisce alla regia con la commedia Come ti rovino le vacanze, sequel/reboot, della saga National Lampoon’s Vacation e la commedia a tinte mistery Game Night – Indovina chi muore stasera?.
Dungeons & Dragons – La recensione
“Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri” è la terza regia di Daley & Goldstein, il duo sale a bordo dopo aver lasciato il progetto di un film sul supereroe DC Flash basato sul fumetto “Flashpoint”, rimpiazzando un terzetto del calibro di Dwayne Johnson, Brad Peyton e Joe Manganiello, che aveva scritto un trattamento ed è un fan sfegato di D&D ed era uscito di scena quando il film di Dungeons & Dragons è passato dalla Hasbro alla Paramount Pictures. Daley ha indicato La storia fantastica, Monty Python e il Sacro Graal, Il Signore degli Anelli e Indiana Jones, con la struttura di Indiana Jones che evoca sia elementi dal videogioco Dungeon crawler sia i “film con rapina”, genere quest’ultimo che i due volevano imbastire nella trama per aiutare i neofiti di D&D a capire da subito la missione, mentre loro si divertivano a disseminare citazioni e omaggi all’iconico gioco di ruolo che, alla stregua dei racconti di Tolkien, è diventato un punto di riferimento per gli appassionati del genere.
“Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri” come esplica il titolo mette insieme uno sgangherato team in stile Guardiani della galassia, ognuno con una propria abilità e nulla o ben poco da perdere. L’obiettivo è portare a termine il furto di un oggetto magico, da cui scaturisce il parallelismo con pellicole come Ocean’s 13 piuttosto che Now You See Me, La fuga dei Logan e Masterminds. Quello che invece Daley & Goldstein proprio non volevano era una parodia cinematografica a tutto tondo, quindi hanno optato per un approccio simile e Shaun of the Dead e Galaxy Quest, ma diciamo che l’intero film si muove sul confine del comico, con diversi momenti che sconfinano inevitabilmente nella parodia, ma questo non inficia il dipanarsi della trama, anche se dobbiamo inevitabilmente sottolineare che il serio e faceto non sempre risultano in perfetto equilibrio.
Dopo il flop dell’approccio epico/drammatico del primo live-action dedicato al franchise, il Dungeons & Dragons – Che il gioco abbia inizio del 2000 diretto dall’allora esordiente Courtney Solomon, nel 2005 esce il sequel direct-to-video Dungeons & Dragons 2 – L’ira del dio drago che con un budget non all’altezza riesce non solo ad essere deludente, ma addirittura mortificante rispetto a ciò che si potrebbe e dovrebbe fare maneggiando un immaginario come quello D&D. Il terzo film conferma l’andazzo e con Dungeons & Dragons: The Book Of Vile Darkness già si comprende che il franchise è ormai alla frutta e ha preso la strada di titoli come Il re scorpione, lasciando vana ogni speranza per i fan di vedere un film decente.
Con questo disastroso pregresso si può comprendere l’entusiasmo che ha scaturito “Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri”, che si presenta con una confezione impeccabile, un budget ben sfruttato, un cast intrigante guidato da un bravissimo Chris Pine, effetti speciali all’altezza e una storia che abbandona i toni cupi della trilogia precedente per strizzare l’occhio alla serie tv d’animazione statunitense del 1983; A riprova di ciò c’è anche un cameo dei personaggi della serie, prodotta da Marvel Productions e Tactical Studies Rules, con l’animazione affidate alla nipponica Toei Animation. “Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri” quindi vince facile poiché dopo tanta bruttezza il puntare sulla comicità e presentare un’avventura leggera con la doppia lettura dell’heist-movie sarebbe stato davvero difficile sbagliare, ma ora vedremo se questo rilancio saprà evolversi in qualcosa di meno scanzonato e in grado equilibrare un po’ meglio dramma e comicità, lasciando che un buon film diventi qualcosa di epico in grado di rendere finalmente giustizia ad un franchise ormai leggendario che sente il bisogno di volare decisamente più alto, e visto l’andazzo restiamo piuttosto fiduciosi per il futuro.
Dungeons & Dragons – Il cameo della serie animata anni 80
“Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri” è pieno di tradizioni e riferimenti al popolare gioco di ruolo da tavolo e presenta anche alcuni cameo “nascosti” che pagano tributo alla serie animata “Dungeons & Dragons” del 1983. Quando Edgin, Holga e il resto della banda sono nell’arena per i giochi di High Sun, il film mostra anche uno scorcio di un altro gruppo in competizione, e ognuno di loro è uno dei personaggi principali della serie animata del 1983. La serie in onda per tre stagioni come parte di una line-up di cartoni animati del sabato mattina sull’americana CBS seguiva un gruppo di amici che vengono letteralmente gettati nel mondo fantastico del gioco da tavolo e costretti a trovare la strada di casa. Con l’aiuto del loro Dungeon Master e una collezione di armi magiche, il gruppo incontra molte delle specie di Dungeons & Dragons che appaiono anche nel film live-action.
Il gruppo principale di ragazzini protagonisti della serie animata, la cui età va dai 9 ai 15 anni, includono Hank il ranger, Eric il cavaliere, Sheila la ladra, Presto il mago, Diana l’acrobata, Bobby il barbaro, il Dungeon Master che impartisce le missioni, la mascotte del gruppo, un cucciolo di unicorno. e i cattivi del cartone il demone Venger e il drago Tiamat. Nel cartone Venger (in originale doppiato da Peter Cullen, voce di Optimus Prime nel cartone animato e nei film dei Transformers) il cui unico desiderio è governare il regno con le armi magiche che i bambini possiedono; a supportarlo sua sorella Kareena e, occasionalmente, Tiamat, un drago a cinque teste. Solo i ragazzini sono presenti nel cameo de “L’onore dei ladri”, anche se sembrano un po’ più grandi delle loro controparti animate. I personaggi sono presenti in alcune scene in cui sfuggono a mostri e trappole durante i giochi, e l’ultima volta che li vediamo sono rinchiusi in una gabbia, forse uccisi dall’incantesimo di Sofina lanciato nell’arena mentre Edgin e i suoi compagni fuggono. “Non li uccidiamo”, ha spiegato Goldstein, “L’ultima volta che li vediamo nel film, sono al sicuro nella Gabbia del Santuario e sono fuggiti dalla bestia dislocante”. Tuttavia il co-regista John Francis Daley non è dello stesso parere e pensa che l’incantesimo “Beckoning Dead” potrebbe averli uccisi.
Dungeons & Dragons – Fumetto prequel e romanzo del film
“Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri”, l’attesissimo film distribuito da Eagle Pictures ambientato nell’universo del celebre gioco di ruolo pubblicato da Wizards of the Coast è approdato in tutte le sale italiane. Per arrivare preparati alla visione, Panini Comics propone Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri – La Festa della Luna, prequel a fumetti ufficiale che racconta gli eventi antecedenti alle avventure narrate nel film.
In seguito al fallimento del loro ultimo colpo, Edgin e la sua squadra di ladri sono bloccati in una città sotto assedio. Per anni, il Re dei Banditi e i suoi sgherri hanno estorto denaro ai cittadini, ma niente è mai ciò che appare a un primo sguardo e, dopo l’inizio della Festa della Luna, sembra che una minaccia ancora più oscura si nasconda nell’ombra. Inoltre, all’interno di una speciale storia bonus, scopriamo come il paladino noto come Xenk si ritrovi a giurare di proteggere un artefatto dal potere misterioso e pericoloso. Purtroppo per lui, nell’Underdark si nascondono insidie in agguato per mettere alla prova il suo giuramento persino più di quanto lui possa immaginare. Ricco di colpi di scena, in Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri – La Festa della Luna gli spassosi eroi del film si troveranno coinvolti in indimenticabili avventure.
Prezzo: € 18,00 euro / Rilegatura: Cartonato / Pagine: 96 / Formato: 17X26 cm / Interni: Colori / Distribuzione: Fumetteria, libreria, online
Per chi invece si avvicina per la prima volta a questo leggendario mondo, la lettura consigliata è Dungeons & Dragons Omnibus 1, il volume perfetto per conoscere al meglio i personaggi iconici e le affascinanti ambientazioni di D&D. Ai testi lo sceneggiatore Jim Zub (Avengers: No Surrender, Champions), vero regista di tutta la saga, accompagnato ai disegni da Max Dunbar (Batman Beyond: Neo-Year), Nelson Dániel (Judge Dredd) e Netho Diaz (Legion of X): un dream team per questo imperdibile volume che comprende le prime tre leggendarie avventure vissute dalla compagnia di eroi capitanata dal beneamato ranger Minsc e dall’inseparabile criceto spaziale Boo.
Uscita: 30 marzo / Prezzo: € 37,00 / Pagine: 384 / Rilegatura: Cartonato / Formato: cm 17×26 / Interni: A color / Distribuzione: Fumetteria, libreria, online
Per chi volesse godersi l’avventura narrata nel film in versione romanzo, è disponibile la novelizzazione Dungeons & Dragons. L’onore dei ladri. Il romanzo del film scritta da David Lewman già autore di Jurassic world, il regno distrutto. La storia del film, Minions 2. Come Gru diventa cattivissimo. La storia illustrata, Trolls world tour. La storia, Pets 2 . La storia.
La sinossi ufficiale del romanzo: Il bardo Edgin e la barbara Holga scontano la loro pena nella prigione remota di Revel’s End. Hanno perso tutto anni fa, quando sono stati catturati in seguito a un furto finito male. Ma un giorno riconquistano la libertà e partono alla ricerca della figlia perduta di Edgin, in un viaggio che riunirà i due amici ai compagni di un tempo. Solo una banda di improbabili avventurieri potrà mettere a segno un colpo apparentemente impossibile. Ma la posta in gioco potrebbe essere molto più alta di quanto sembri… Età di lettura: da 10 anni.
Il romanzo “Dungeons & Dragons. L’onore dei ladri. Il romanzo del film” è disponibile i diversi formati su Amazon.
Dungeons & Dragons – Le location da visitare
Il film “Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri” tratto dal famoso gioco di ruolo che dal 1974, anno in cui è stato inventato, ha fatto ( e continua a far giocare) oltre 20 milioni di giocatori. Le riprese del film si sono svolte in Irlanda del nord. La bellezza incontaminata dell’Irlanda del Nord e il suo patrimonio storico-culturale si sono prestati alla perfezione per ricreare l’atmosfera fantastica delle ambientazioni del film.
I luoghi di Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri – L’Irlanda del Nord va in scena
Paramount Pictures presenta, in associazione con eOne, “Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri”, un film di Jonathan Goldstein e John Francis Daley girato in diversi luoghi dell’ Irlanda del Nord, patria di serie TV e film dal successo planetario. Parte delle riprese è avvenuta nei teatri di posa Titanic Studios, uno dei più grandi studi cinematografici d’Europa, utilizzato da grandi marchi come HBO, Universal e Playtone. Questa struttura ha accolto produzioni internazionali tra cui “Game of Thrones”, “Your Highness” e “City of Ember”. I Titanic Studios e le strutture di post-produzione sono la pietra angolare del crescente Media Campus del Titanic Quarter di Belfast, uno dei più grandi progetti di rigenerazione urbana in Europa di un’area di lungomare. Sorto su 75 ettari di ex cantiere navale, lo sviluppo da 1 miliardo di sterline consiste ha visto nascere studi cinematografici, un parco scientifico, un campus universitario, appartamenti residenziali, unità commerciali, hotel, opportunità legate intrattenimento, servizi finanziari, valorizzando anche storici monumenti marittimi. Fulcro di questa vasta area della capitale dell’Irlanda del Nord è il museo Titanic Belfast, recentemente riaperto dopo un importante opera di restyling e detentore di molti primati su scala mondiale, in qualità di attrazione turistica visitata da migliaia di persone ogni mese.
La bellezza incontaminata dell’Irlanda del Nord e il suo patrimonio storico-culturale si sono prestati alla perfezione per ricreare l’atmosfera fantastica delle ambientazioni del film e tra le locations per le esterne figurano Tollymore Forest Park (primo parco forestale dell’Irlanda del Nord), che copre un’area di quasi 630 ettari ai piedi delle Mourne Mountains offre spettacolari vedute sui loro pendii verdeggianti e selvaggi e sul mare di Newcastle. Luoghi ideali anche per chi ama il trekking seguendo percorsi come, per esempio, la Mourne Way.
Interessante location storica è Castle Ward, l’insolita casa padronale del XVIII secolo con una doppia facciata al centro di un parco che si affaccia su Strangford Lough. La tenuta un tempo comprendeva una segheria ad acqua, un mulino e un’aia. I visitatori oggi possono passeggiare tra giardini, boschi ombreggiati e il litorale di Strangford Lough. Sono ben 32 i chilometri di sentieri da esplorare a piedi, in bicicletta o a cavallo. Valore aggiunto, la varietà del paesaggio: luoghi di grande bellezza come il canale di Temple Water, una panchina tranquilla in un angolo nascosto o verdi distese in cui pascola il bestiame. Menzione speciale per il Secret Shore Nature Trail, che non presenta particolari difficoltà, e il parco giochi Woodland. Nello storico Stableyard, inoltre, si trovano una libreria, un negozio dove fare acquisti particolari e una sala da tè per gustarsi un dolce o anche qualche sfizio salato.
Un altro pezzo di storia nordirlandese presente nel film è Myra Castle, a circa 6 chilometri da Downpatrick, sempre nella contea di Down, un’altra tenuta fiabesca, con un parco, giardini e una dimora del 1884. A evocare un’atmosfera d’incanto contribuiscono piante secolari, una terrazza balaustrata, un chiosco estivo Mogul, un giardino recintato, impreziosito dai resti di Walshestown Castle (XVI secolo), un ruscello, uno stagno, una serra e una casetta con giardino.
Una piccola baia contornata da rocce che sembrano quasi far parte di un enorme scheletro di dinosauro. Emergono aguzze dall’acqua turchese e tra loro si insinua un piccolo porticciolo: così si presenta dall’alto Ballintoy Harbour, lungo la Causeway, che è stato utilizzato anche per Game of Thrones. Il colpo d’occhio man mano che ci si avvicina, percorrendo le strette curve della stradina che portano alla baia, è notevole: il colore dell’acqua, il disegno degli scogli, l’azzurro del cielo a contrasto, la vista su Sheep Island. Un luogo semplice, con una manciata di case di pescatori, ma capace di evocare grandi emozioni, aspro e dolce al tempo stesso. Menzione speciale per il Ballintoy Harbour Cottage, dalle candide tinte a contrasto con lo smeraldo-turchese del mare e il grigio scuro degli scogli. Ci si può dormire e la prospettiva sull’oceano è unica.
In Irlanda del Nord è quasi impossibile separare l’insieme ad effetto tra vecchi manieri e mare e “Dungeons & Dragons” ne ha fatto tesoro includendo nelle sue riprese un altro luogo ad alto tasso scenografico come Il castello di Carrickfergus, maniero normanno, situato nell’omonima località della contea di Antrim, sulla costa settentrionale del Belfast Lough. Il suo avventuroso passato è perfettamente in linea con il film: assediato sua da scozzesi, irlandesi, inglesi e francesi, il castello svolse un importante ruolo militare fino al 1928 ed è una delle strutture medievali meglio conservate d’ Irlanda. Da più di 800 anni, si profila imponente all’orizzonte sia che ci si avvicini via terra, via mare o via aerea. Attualmente, ospita esposizioni storiche e cannoni dal XVII al XIX secolo. Da visitare!
Un altro edificio storico al centro di un godibilissimo microcosmo è Glenarm Castle & Garden, un piccolo gioiello, autenticamente un po’ rustico, a un passo da Belfast, che permette di godersi un’esperienza letteralmente esclusiva: si può dormire, infatti, nella sua Barbican Gate (torretta), nella quale è stato ricavato un grazioso appartamento con terrazza, che dà sul castello (ancora abitato dai proprietari) e sulla costa della contea di Antrim. Oasi di pace, in cui rilassarsi, grazie alla bellezza della natura, offre la possibilità di fare eccellenti acquisti a km0, scegliendo tra i prodotti della tenuta, facendosi anche un po’ tentare dalle delizie della caffetteria che produce in proprio dolci e torte ottimi, accompagnati da caffè pregiati (il cappuccino e l’afternoon tea da sono da non perdere). Immancabile il giardino con diversi angoli tutti da scoprire, risalente alla seconda metà del XVIII secolo. Per dormire nella tenuta, suggestivi anche gli originali pods affacciati sull’Atlantico e il cottage ex mulino The Mill House.
Altre località utilizzate per il film sono Hen Mountain, dalla particolare conformazione rocciosa, parte delle spettacolari Mourne Mountains, e ideale per godersi un panorama che lascia a bocca aperta; Castlewellan Forest Park, fiabesca area verde di 460 ettari che contiene anche un castello, l’arboreto nazionale dell’Irlanda del Nord e il labirinto della pace; l’imponente scogliera di Fair Head, lunga ben 5 chilometri; Lough Neagh, il lago d’acqua dolce più grande dell’isola d’Irlanda, e le rovine di Dunseverick Castle, che sormontano in modo super scenografico uno sperone di roccia ricoperto da un verde manto che sembra gettarsi nell’Atlantico.
Esplorare l’Irlanda del Nord partendo dalle location del film può essere un ottimo modo per scoprire la ricchezza della sua natura e la preziosa eredità della sua storia.